Finanziamento della Fondazione Cassa Risparmio Cuneo

Posted on 10 dicembre 2014

Finanziamento della Fondazione Cassa Risparmio Cuneo per il progetto “I microRNA come indicatori precoci di melanoma maligno”

E’ stato recentemente approvato al Laboratorio ARCO da parte della Fondazione Cassa Risparmio Cuneo un finanziamento  di 75.000 euro per condurre lo studio “I microRNA come indicatori precoci di melanoma maligno”.

Il bando era dedicato alla Ricerca Scientifica, Sezione Ricerca Medica, per sostenere progetti di ricerca applicata translazionale e sperimentazione clinica per la diagnosi e il trattamento delle patologie.

http://www.fondazionecrc.it/index.php/attivita-istituzionale/bandi/bando-ricerca-scientifica

Lo screening del melanoma maligno (MM), oggi basato solamente sulla visita clinica e sulla dermatoscopia/epiluminescenza, è uno step fondamentale per individuare pazienti ad alto rischio di recidiva e per rilevare metastasi in fase iniziale significativamente associate ad una migliore sopravvivenza rispetto alla diagnosi di metastasi in fase avanzata.

Marcatori tumorali ideali dovrebbero essere dotati di elevata sensibilità e specificità e dovrebbero essere presenti in quantità adeguata per rivelare anche una minima quantità malattia. I marcatori circolanti, essendo reperibili nel sangue periferico, possono fornire informazioni in tempo reale sull’evoluzione della malattia del singolo paziente.

Oltre ai classici marcatori sierici, da anni inseriti nella routine oncologica, sono oggi disponibili metodiche per analizzare nuovi marcatori molecolari, tra cui le cellule tumorali o gli acidi nucleici circolanti, Tra questi, i microRNA (miRNA) sono uno dei biomarker più studiati. I miRNA sono piccoli RNA, sequenze di pochi nucleotidi, in genere fra 19 e 25 paia di basi, coinvolti in vari processi biologici, come la regolazione del ciclo cellulare, la differenziazione e molti altri; sono inoltre molto stabili e facilmente utilizzabili a fini analitici.

È stato stimato che circa il 30% dei geni umani è regolato dai miRNA e sempre più lavori mostrano che un profilo di espressione aberrante dei miRNA è associato a malattie umane ed, in particolare, alle neoplasie. Infatti i miRNA, possono interagire sia con i geni oncosoppressori che gli oncogeni (geni promotori dello sviluppo tumorale).

Fino a poco tempo fa, lo scopo del trattamento della malattia metastatica non operabile poteva considerarsi quasi esclusivamente palliativo, poiché i chemioterapici a disposizione (dacarbazina, fotemustina, fenexamide, cisplatino e taxolo) hanno dimostrato un effetto limitato e non curativo nella maggior parte dei casi, sia utilizzati singolarmente che in schemi polichemioterapici o in associazione all’immunoterapia.

Il progressivo affermarsi di nuovi farmaci con azione a livello del sistema immunitario ha permesso di osservare vantaggi nella sopravvivenza. Un’importante implicazione del cambiamento di questo scenario nella gestione del melanoma è che i pazienti con melanoma metastatico hanno bisogno di essere identificati il più rapidamente possibile. Vari studi hanno confermato alterazioni di miRNA nello sviluppo del melanoma, confermando una forte correlazione con la neoplasia su analisi eseguite sia a livello del tessuto tumorale che a livello plasmatico. Attualmente per il melanoma metastatico è stata mostrata una significativa relazione tra alto rischio di recidiva ed alterazioni dei livelli circolanti dei seguenti microRNA: (miR-150, -15b, -199a-5p, -33a, -424).

Obiettivo primario dello studio proposto dal Laboratorio ARCO è confrontare il livello di questo pannello di miRs in pazienti con MM e con lesioni pigmentate non neoplastiche, per valutarne il valore diagnostico ed eventualmente proporre un nuovo strumento di screening più affidabile della visita clinica e dell’esame dermatoscopico.